Qual è la differenza tra recessione e inflazione

da | 28 Nov 2022 | Economia

Negli ultimi anni l’economia italiana ha avuto delle modifiche repentine e profonde a causa dei recenti avvenimenti storici che hanno scosso profondamente il paese.

In soli due anni ci siamo infatti trovati a dover fronteggiare una pandemia mondiale che ha completamente bloccato non solo il paese ma tutto il mondo, e subito a seguire abbiamo avuto la guerra Russia-Ucraina che ha portato ulteriori conseguenze.

I risultati di questi due tragici eventi sono i prezzi aumentati e l’alzamento del costo della vita, ma abbiamo anche il calo del lavoro e la stazionarietà del salario, se non addirittura la riduzione in alcuni casi.

In questo periodo di profonda crisi, quindi, sempre più spesso si sente parlare di inflazione e di recessione.

In questo articolo spiegheremo il significato di queste due terminologie, qual è la differenza tra le due, con un piccolo accenno a come si calcola l’inflazione.

 

Cos’è l’inflazione?

Si parla di inflazione quando si parla di una crescita progressiva dei prezzi dei beni, con conseguente svalutazione della moneta.

La moneta infatti perde potere d’acquisto e ciò che prima costava ad esempio 100 euro, con un tasso d’inflazione al 10% ne arriva a costare 110.

La Banca Centrale Europea ha individuato la soglia del 2% per un tasso di inflazione considerato normale, con un limite del 10% oltre il quale è da considerarsi preoccupante e bisogna trovare il modo di riportare i valori a regime per evitare l’insorgenza di problemi molto grossi.

 

Come si calcola l’inflazione?

L’inflazione è calcolata dall’ISTAT, che si occupa di costruire un paniere di beni e servizi che solitamente le famiglie utilizzano, ovvero delle liste di prodotti che gli italiani consumano regolarmente.

Viene calcolata una media ponderata dei prezzi di questi beni e confrontata poi con quella dell’anno precedente.

La differenza percentuale che ne scaturisce indica il tasso d’inflazione attualmente in corso.

In Italia nel 2021 il tasso di inflazione medio è stato del 1,9%, mentre quello dall’inizio del 2022 ad oggi è del 7,5%.

 

Cos’è la recessione

Con il termine recessione si indica un calo dell’attività economica interna al paese, con una minor produzione interna lorda (PIL in negativo), una conseguente crescita del tasso di disoccupazione e un calo nelle vendite.

Sono molte le cause possibili di una recessione:

Shock economico: ovvero un avvenimento improvviso e imprevisto che porta l’economia a enormi cambiamenti nel giro di poco tempo, come nel nostro caso può essere stata l’epidemia di coronavirus.
Debito eccessivo: dovuto a debiti che singoli e imprese non riescono a ripagare e al numero eccessivo di bancarotta, causando un crollo improvviso dell’economia.
Bolle speculative: quando gli investitori vengono travolti dall’impulsività nei loro investimenti, anziché dalla strategia, possono provocare un crollo del mercato.
Inflazione troppo elevata.
Deflazione troppo elevata: non solo la crescita improvvisa del tasso di inflazione, ma anche il suo improvviso crollo può essere problematico perché l’abbassamento improvviso dei prezzi causa una contrazione dei salari e può causare una spirale alla fine della quale l’acquirente non compra più e l’economia si blocca.
Innovazione tecnologica: l’innovazione nel lungo termine può portare benefici all’economia del paese, ma in un primo momento questa ha bisogno di assestamento. Con l’ingresso di nuove tecnologie alcune professioni possono diventare obsolete o ridurre i carichi di lavoro, con conseguente perdita dei posti di lavoro e abbassamento della richiesta di personale.

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Autore: Redazione