Secondo il Codacons, il Bonus Psicologo è destinato solo a 16mila fortunati che potranno beneficiare dell’incentivo. Il tetto Isee è troppo elevato e pochi fondi a disposizione.
Il “Bonus psicologico” è una misura inutile che non aiuterà realmente chi, a causa del Covid, ha subito ricadute psicologiche e necessita di un concreto e duraturo sostegno.
Lo afferma il Codacons, commentando l’avvio delle domande per l’incentivo a partire dal prossimo 25 luglio.
Il “Bonus psicologico” presenta evidenti criticità – spiega l’associazione – Prima di tutto i fondi messi a disposizione appaiono del tutto insufficienti: solo 10 milioni di euro saranno destinati in modo diretto ai cittadini in difficoltà attraverso un voucher da spendere in servizi di assistenza.
In secondo luogo il tetto Isee fino a 50mila euro per poter godere del bonus appare troppo elevato, e inserirà nella platea dei beneficiari anche soggetti che possono sostenere in modo autonomo le spese psicologiche.
Il sussidio, inoltre, sarà erogato in base all’ordine di arrivo della domanda: in pratica, come sempre avviene in Italia, i più veloci saranno avvantaggiati, indipendentemente dalle condizioni di difficoltà dei richiedenti.
Così solo 16mila fortunati riusciranno a godere del Bonus psicologico, e una ampia fetta di cittadini che con il Covid hanno sviluppato forme di disagio mentale sarà tagliata fuori dal provvedimento.
Senza contare – conclude il Codacons – i possibili rincari delle tariffe da parte degli psicologi, così come avvenuto per altre categorie di beni e servizi interessati dagli incentivi varati dal Governo negli ultimi due anni.
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